Black Friday 2025: meno impulso, più strategia (e l'AI cambia tutto)

Dal click al pacco tutto quello che accade mentre il Cyber Monday corre alla velocità di milioni di ordini.

Il Cyber Monday è un rituale moderno. La caccia all'offerta migliore, l'adrenalina che sale mentre il timer scorre, l'emozione di trovare l'oggetto desiderato a un prezzo imbattibile. Tutto culmina in un gesto diventato quasi istintivo: un click sul pulsante "Acquista Ora". In un istante, la transazione è completata e l'attesa del pacco ha inizio.
Questa apparente semplicità, però, è solo la punta dell'iceberg. Dietro quel singolo click si nasconde una macchina operativa, logistica e tecnologica di una complessità impressionante, messa a dura prova proprio in questa giornata di picco assoluto.
Prima di esplorare cosa accade nel backstage, vale la pena ricordare alcuni punti chiave:
Cos’è il Cyber Monday È una giornata di sconti dedicata principalmente allo shopping online. Nata negli Stati Uniti, è diventata un appuntamento globale che chiude idealmente il lungo weekend del Black Friday, con offerte spesso concentrate su elettronica, tecnologia, abbigliamento e prodotti per la casa.
Quando è il Cyber Monday 2025 Nel 2025 il Cyber Monday cade lunedì 1° dicembre.

1. La vera scala: non si tratta di milioni, ma di decine di milioni al minuto
Per comprendere la portata reale del Cyber Monday, bisogna guardare ai numeri del mercato che lo ha inventato: quello statunitense. Nel 2024, le vendite online hanno toccato il record di 13,3 miliardi di dollari in un solo giorno, e le previsioni per il 2025 si attestano intorno ai 14 miliardi.
Il dato più incredibile, però, riguarda la concentrazione delle vendite. Durante le ore di punta serali, tipicamente tra le 20:00 e le 22:00, il flusso di denaro può superare i 15 milioni di dollari al minuto. Oltre ai server sotto pressione, parliamo di un test di resilienza per l'intera filiera tecnologica, che mette alla prova i gateway di pagamento, gli algoritmi di rilevamento frodi che operano in millisecondi e i sistemi di inventario che devono sincronizzarsi in tempo reale su più piattaforme per evitare di vendere prodotti già esauriti.
2. In Italia il Cyber Monday non esiste (o quasi). È un evento unico con il Black Friday
Mentre queste cifre da capogiro definiscono il benchmark globale, il mercato italiano presenta una dinamica unica e peculiare, dove il Cyber Monday non vive di vita propria, ma è la coda di un lungo periodo promozionale che inizia con il Black Friday. Le stime ufficiali, infatti, aggregano quasi sempre i dati dei due eventi, trattandoli come un unico blocco.
Per il 2025, si prevede che il giro d'affari online per l'intero periodo raggiungerà circa 2,2 miliardi di euro, con una crescita del 7% rispetto all'anno precedente.
Questa "fusione" trasforma la strategia da uno sprint di 24 ore a una maratona promozionale, con impatti critici sulla pianificazione delle scorte, sulla gestione del personale e sulla ripartizione dei budget pubblicitari, mettendo a rischio i margini se non gestita con precisione.
3. La battaglia si vince (e si perde) sullo schermo dello smartphone
Il campo di battaglia principale del commercio online non è più il computer di casa, ma il dispositivo che teniamo in tasca. Nel 2024, infatti, circa il 57% di tutto il fatturato online è stato generato da acquisti effettuati tramite smartphone.
Questo trend è previsto stabile o in leggera crescita anche per il 2025. Per i venditori, l'implicazione strategica è ineludibile. Un sito non ottimizzato per il mobile rappresenta un'esperienza utente mediocre e la perdita istantanea di oltre metà dei potenziali clienti. L'analisi va oltre la fluidità di navigazione e include l'integrazione di opzioni di pagamento one-click come Apple Pay, Google Pay, PayPal, che abbattono le frizioni al checkout, e l'uso strategico delle notifiche push per recuperare i carrelli abbandonati.
4. La sfida più grande non è vendere, ma spedire milioni di pacchi
Ma mentre milioni di consumatori completano i loro acquisti con la facilità di un tocco sul display, per i retailer inizia la vera corsa contro il tempo: trasformare quei click in milioni di pacchi fisici. I 2,2 miliardi di euro di vendite stimate in Italia si traducono in un volume impressionante: circa 41 milioni di pacchi movimentati nei 10 giorni a cavallo del Black Friday e del Cyber Monday.
La pressione sulla catena logistica è immensa, spostando il focus strategico dal marketing alle operation. La logistica è diventata la nuova promessa del brand.
Secondo l'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm, per il 2025 il 65% degli operatori e-Commerce italiani sta investendo proprio in logistica e customer care in vista di questi picchi di vendita.
Uno sconto eccezionale viene dimenticato se la consegna è in ritardo o il pacco arriva danneggiato. L'esperienza post-acquisto, orchestrata dalla logistica, rappresenta l'ultimo e più duraturo punto di contatto con il brand, determinando la reale soddisfazione del cliente. [Ne abbiamo parlato durante il Forum Retail 2025 – leggi l’approfondimento >]
5. Il segreto del successo? Sempre più spesso è l'Outsourcing
Come fanno le aziende a gestire picchi di domanda così estremi senza collassare? La risposta è sempre più una scelta di modello di business: l'outsourcing.
Parliamo di un passaggio strategico da un modello basato su alti investimenti di capitale (CAPEX), come costruire e gestire magazzini di proprietà, a un modello flessibile basato su costi operativi (OPEX), pagando per i servizi solo quando necessario.
Questa tendenza è confermata da diverse voci autorevoli del settore. Shopify Italia, ad esempio, consiglia ai venditori di affidarsi a reti di fulfillment per scalare la capacità logistica, mentre eDesk evidenzia come le aziende si stiano concentrando su automazioni e customer care esternalizzato per gestire l'impennata di richieste.
A chiudere il cerchio è EcommerceDay, che sottolinea come questo approccio aumenti la flessibilità e limiti i rischi operativi, permettendo ai brand di concentrarsi sul proprio core business.
Per il consumatore, il brand sul pacco è uno solo, ma dietro c'è una complessa e invisibile catena di partner specializzati.