Fashion eCommerce: come e perché vendere moda online oggi

Dal 31% dei ricavi globali al boom in Italia: perché il digitale è diventato il canale prioritario per il fashion retail

Una donna apre un pacco e ne estrae un capo di abbigliamento elegante, simbolo del fashion commerce e dell’esperienza di acquisto online
Fashion eCommerce

Fashion eCommerce: numeri che spiegano un successo globale

Fashion eCommerce in crescita: i dati

Vendere il settore fashion online oggi conviene perché l’eCommerce sta crescendo più rapidamente del retail tradizionale, offre accesso diretto ai clienti ovunque e in qualsiasi momento e apre opportunità di crescita ai brand.

E tutto questo perché il comportamento d’acquisto si sta trasformando: i consumatori sono sempre più digitali, selettivi e informati. Viene quindi naturale capire che, presidiare il canale online, soprattutto per il settore fashion, significa intercettare la domanda là dove nasce e si sviluppa, sfruttando tecnologie e dati per costruire esperienze d’acquisto più efficaci.

Alcuni numeri aiutano a comprendere la portata del fenomeno:

  • Il 31% dei ricavi del settore moda a livello globale proviene già dall’eCommerce

  • La crescita annua media (CAGR) dell’online fashion è stimata al +9,5% tra il 2023 e il 2029

  • Nel 2024, l’eCommerce è cresciuto del +12,5% contro il +3% del retail offline

Inoltre, secondo Netcomm, in Italia le aziende investono sempre più sull’esperienza d’acquisto digitale. I dati lo confermano:

  • Il 38% degli utenti sceglie un brand per l’ampiezza del catalogo

  • Il 27,7% dà priorità a un processo di acquisto facile, veloce ed efficiente

  • Il 76,6% preferisce la consegna a domicilio, ma cresce anche il ritiro fuori casa

Grafico sulle preferenze di acquisto online nel fashion eCommerce, con variabili come ampiezza del catalogo, processo di acquisto facile e veloce e preferenza per la consegna a domicilio.

I vantaggi strategici del fashion eCommerce

Il fashion eCommerce continua a diffondersi rapidamente, insieme ai numerosi vantaggi che offre ai brand del settore moda. Ecco i 6 principali:

  1. Accesso diretto al consumatore

    Operare online significa eliminare qualsivoglia intermediare e instaurare una relazione diretta con il cliente finale.

    Ciò permette di:

    Controllare l’intera esperienza d’acquisto, dalla navigazione al post-vendita

    Raccogliere dati di prima parte utili per personalizzare offerte e strategie

    Costruire percorsi di fidelizzazione più efficaci e duraturi

  2. Maggiore marginalità

    Gestendo in prima persona prezzi e promozioni, il brand può ottimizzare i ricavi e ottenere margini più alti rispetto ai canali retail tradizionali.

  3. Espansione geografica

    L’eCommerce abbatte le barriere fisiche, consentendo di raggiungere nuovi mercati – anche internazionali – senza la necessità di investimenti in store o infrastrutture locali.

  4. Flessibilità dell’offerta

    Il canale online offre la possibilità di:

    Lanciare collezioni in esclusiva o edizioni limitate

    Testare nuovi prodotti o strategie di prezzo in tempo reale

    Adattare rapidamente l’assortimento sulla base della domanda effettiva

  5. Presidio costante del brand

    Uno store online ben progettato garantisce un controllo totale sull’identità del brand, dalla comunicazione visiva allo storytelling.

  6. Ottimizzazione della logistica e della supply chain

    Grazie a una strategia omnicanale integrata, è possibile migliorare la gestione degli stock, prevedere la domanda con maggiore precisione e ridurre sprechi e overstock.


I driver di acquisto e le categorie più performanti nel fashion eCommerce

Le scelte dei consumatori nel fashion online sono guidate da motivazioni ben precise: emozionali, funzionali e ambientali. Comprendere questi driver aiuta i brand a indirizzare meglio le proprie strategie di vendita.

Principali driver di acquisto secondo Netcomm Focus Fashion & Lifestyle 2024:

  • Ampiezza dell’assortimento (38%)

  • Prezzo competitivo e spese di spedizione contenute (35,6%)

  • Politiche di reso gratuite e semplificate (26,9%)

  • Facilità e rapidità di navigazione, acquisto e consegna (27,7%)


Categorie più acquistate: motivazioni e trend

Abbigliamento Apprezzato per la varietà disponibile e le collezioni esclusive, l’abbigliamento online consente anche l’anteprima di linee riservate al canale eCommerce.

Calzature Registrano performance elevate grazie all’adozione di strumenti come il digital fitting, guide alle taglie intuitive e politiche di reso avanzate che riducono l’incertezza d’acquisto.

Accessori e gioielli Spinti da dinamiche emotive e stagionali – come i regali – questi prodotti ottengono ampia visibilità attraverso il social engagement e le shopping experience immersive.

Un trend in forte crescita: il Second Hand Sempre più consumatori, soprattutto nelle fasce più giovani, orientano le proprie decisioni su criteri di sostenibilità e responsabilità. Il mercato del Second Hand, già affermato in Francia e nel Nord Europa, sta crescendo rapidamente anche in Italia. L’attenzione alla circolarità spinge a preferire brand capaci di proporre un modello più etico, trasparente e innovativo.

Immagine con diversi capi e accessori di abbigliamento — maglione, pantaloni, cappello, sneakers, calzini, orologio, bracciale e orecchini — a rappresentare la varietà degli articoli nel fashion eCommerce.

Omnicanalità come motore di crescita nel fashion

Nel fashion retail contemporaneo, i clienti si muovono liberamente tra sito eCommerce, punto vendita, social, app e altri canali. Cercano continuità, semplicità e personalizzazione in ogni fase del percorso d’acquisto.

L’omnicanalità consente di rispondere a queste aspettative, offrendo soluzioni come Click & Collect, reso in store, digital concierge ed esperienze phygital. Ogni touchpoint diventa un’occasione per rafforzare il brand, raccogliere dati e costruire relazioni più solide.

I brand che integrano efficacemente i diversi canali ottengono risultati migliori in termini di customer experience, conversioni e valore nel tempo. L’elemento distintivo oggi non è più la presenza, ma la coerenza tra canali. E i brand che riescono a garantire questa coerenza sono quelli destinati a restare rilevanti.

Fonte: ConsorzioNetcomm