Rossetto batte borsa: come il beauty sta conquistando il lusso online

Frequenza d'acquisto, margini stabili e gateway brand spiegano perché il beauty è diventato il motore economico del lusso digitale

Donna caucasica sorridente che applica un prodotto sul naso con un pennello da makeup ampio.
Fashion VS Beauty

Frequenza d'acquisto, margini stabili e gateway brand spiegano perché il beauty è diventato il motore economico del lusso digitale

Lusso moda e beauty online

Il mondo della moda e del lusso vive un momento di forti scosse: continui avvicendamenti ai vertici, risultati economici altalenanti e consumatori sempre meno prevedibili.

Ma dietro le notizie più rumorose si muove qualcosa di più interessante.

Mentre i grandi nomi del fashion rallentano, il beauty sta esplodendo. Rossetti, profumi e skincare sono diventati il nuovo motore del lusso. Prodotti più accessibili, acquistati più spesso, capaci di generare volumi e margini che l'abbigliamento oggi fatica a garantire.

Capire dove si sta spostando davvero il valore significa guardare oltre le passerelle e i bilanci trimestrali. È lì che si disegna il futuro del settore, e chi gestisce eCommerce deve saperlo leggere per muoversi nella direzione giusta.

Composizione di prodotti cosmetici come rossetti, ciprie, palette di ombretti e profumi disposti insieme.

Il lusso cresce nel Beauty, non più nel Fashion

Primo semestre 2025. Kering chiude a -15%, con Gucci che crolla del -26%. Nello stesso periodo, Kering Beauté segna un +9%. Dolce & Gabbana Beauty schizza a +30%. La divisione Luxe di L'Oréal avanza del +5,8%.

Eccezioni? Al contrario. È la norma.

I consumatori non hanno smesso di desiderare i grandi brand. Hanno cambiato porta d'ingresso. Un rossetto Gucci a 45 euro è lusso vero, tangibile, immediato. Una borsa a 2.500 euro richiede riflessione, risparmio, a volte rinunce. La cosmetica è diventata il modo in cui le persone "votano" per i brand che amano, senza aspettare occasioni speciali o bonus aziendali.

Un rossetto o un profumo, inoltre, si consumano, si finiscono, si riacquistano. Hanno una frequenza d'acquisto che una borsa semplicemente ignora. Generano ritorno sul cliente in modo sistematico e funzionano da gateway: il consumatore entra nel brand attraverso il beauty, costruisce fedeltà, poi eventualmente scala verso prodotti più costosi.

È un modello di business completamente diverso da quello del fashion. Volumi stabili, margini interessanti, riacquisto programmato. E sta vincendo.

Grafico che mostra come il settore beauty luxury abbia superato il fashion luxury in termini di crescita o valore.

Cosa significa per chi vende online

Per chi gestisce eCommerce nel settore lusso, questo scenario apre sfide concrete:

  • Gestione del catalogo: vendere fashion e beauty insieme significa coordinare logiche differenti come rotazione delle scorte, stagionalità, normative sui cosmetici, scadenze di prodotto. Servono piattaforme flessibili e processi integrati.

  • Strategie di marketing e trend: i prodotti beauty ad alta marginalità richiedono contenuti e narrazioni dedicate, pensati per la routine quotidiana più che per occasioni speciali. È fondamentale capire quali prodotti attraggono nuovi clienti, funzionano da gateway brand e generano interesse attraverso collaborazioni o edizioni limitate.

  • Multicanalità e logistica: i negozi fisici sono diventati hub operativi per l'eCommerce. Ordini online ritirati in store, scorte sincronizzate tra magazzini fisici e digitali, tracciamento real-time. Tutto questo forma l'infrastruttura minima per un'esperienza cliente che funziona davvero. Chi vende lusso online oggi deve gestire questa complessità o rischia di perdere vendite su passaggi banali come la disponibilità di un prodotto o un ritiro in negozio. Qui il nostro focus >


T-Data libera i brand dalla complessità operativa

Davanti a tanta complessità, la domanda che ogni brand dovrebbe porsi è: inseguire la parte operativa o tornare al cuore del proprio lavoro, creare prodotti desiderabili e raccontarli con autenticità?

Qui entra in gioco T-Data, occupandosi di tutto ciò che rischierebbe di distrarre dai veri obiettivi.

  • Gestisce cataloghi ibridi coordinando rotazioni di scorte, scadenze e stagionalità diverse.

  • Fornisce ai team marketing dati puliti e strutturati per capire quali prodotti funzionano e aiutando ad intercettare i trend di consumo.

  • Costruisce l'infrastruttura per una multicanalità che funziona: ordini online ritirati in store, tracciamento real-time, sincronizzazione tra magazzini fisici e digitali.

Il risultato? Brand liberi di dedicarsi interamente a creare prodotti desiderabili e raccontarli nel modo giusto.

Fonte: Consorzio Netcomm