Cyber Monday 2025: la verità dietro al click “acquista ora”

Spesa media in calo del 15%, AI per confrontare i prezzi e prodotti alimentari tra i più cercati. Per chi vende online, la partita si gioca sulla trasparenza.

Il Black Friday 2025 si terrà venerdì 28 novembre, ma le promozioni inizieranno ben prima. Le grandi piattaforme di e-Commerce, come Amazon, anticipano ormai da anni l’evento con la cosiddetta Black Week, che comincia lunedì 24 novembre e si estende fino al Cyber Monday del 1° dicembre 2025.
In pratica, il “venerdì nero” dura oggi circa una settimana, e nel mondo online spesso anche di più: molti store digitali mantengono offerte attive per tutto il mese di novembre, inaugurando di fatto un “mese dello shopping”.
Quanto si abbassano i prezzi? Le riduzioni medie oscillano tra il 20% e il 50%, con picchi fino al 70% su elettronica, moda e prodotti per la casa. Tuttavia, le nuove normative europee rendono gli sconti più trasparenti e realistici, evitando gonfiature di prezzo pre-promozione.

Quest'anno si osserva un fenomeno apparentemente contraddittorio: sebbene le stime sulla partecipazione oscillino tra il 71% e l'84%, indicando un interesse comunque massiccio da parte degli italiani, la spesa media individuale è in netto calo. Le previsioni indicano un budget medio tra i 185 e i 246 euro, segnando una diminuzione del 15% rispetto al 2024.
Non è da considerarsi un calo di interesse, ma piuttosto un approccio decisamente più pianificato e cauto.
Inoltre, lo shopping si allunga nel tempo, niente più corse dell'ultimo minuto:
Il 75% degli acquirenti inizia le ricerche prima di metà novembre
Il 79% distribuisce gli acquisti tra novembre e dicembre
Il Black Friday sta perdendo il suo carattere impulsivo per trasformarsi in qualcosa di diverso, una vera stagione di shopping ragionato.
La tecnologia è ormai parte integrante del modo in cui facciamo acquisti. Oggi il 66% dei consumatori italiani utilizza strumenti di intelligenza artificiale per scoprire offerte, confrontare prezzi e capire quando conviene davvero acquistare.
Allo stesso tempo, le aziende stanno potenziando l’uso dell’AI per offrire esperienze d’acquisto più personalizzate, più veloci e più “su misura” del singolo utente.
L’effetto è chiaro: l’acquirente diventa protagonista. È più consapevole, più informato e meno incline a farsi guidare dall’impulso. L’intelligenza artificiale gli permette di muoversi tra migliaia di offerte con precisione chirurgica, confrontando sconti reali, storico dei prezzi e recensioni affidabili.
Anche per i retailer il terreno di gioco è cambiato. Chi vuole restare competitivo deve puntare su trasparenza, autenticità e valore reale, abbandonando la logica dello sconto a effetto. In questa nuova fase, la tecnologia rafforza la scelta umana, rendendola più informata e consapevole.
Elettronica, moda e articoli per la casa rimangono al centro della scena, ma quest'anno c'è qualcosa di diverso. Le ricerche online mostrano un aumento inatteso per prodotti che fino a ieri sembravano fuori dal perimetro del Black Friday: latte, caffè, olio extravergine di oliva.
Guardando le percentuali:
Abbigliamento: 59%
Elettrodomestici: 46%
Prodotti alimentari: 42%
Smartphone, smart TV, lavatrici e asciugatrici continuano a generare interesse, eppure il fenomeno più interessante è un altro. Gli italiani hanno capito che il Black Friday può servire anche per fare scorta di prodotti quotidiani a prezzi convenienti, alleggerire la spesa del mese, pianificare meglio il budget familiare.
Il "grande acquisto" lascia spazio alla convenienza di tutti i giorni. Il Black Friday smette di essere solo la caccia al prodotto tech desiderato e diventa un'opportunità per risparmiare su ciò che serve davvero, ogni giorno.

Una delle tutele più importanti per chi compra online è la Direttiva Omnibus (UE 2019/2161), che introduce maggiore trasparenza nelle promozioni.
Il principio è questo: qualsiasi sconto deve essere calcolato sulla base del "prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti" all'inizio della promozione. L'obiettivo è impedire ai venditori di aumentare artificialmente i prezzi poco prima del Black Friday per far apparire gli sconti più vantaggiosi di quanto non siano in realtà.
Per chi compra è una garanzia in più. Per i brand, è un obbligo che può diventare un'occasione: chi comunica i propri prezzi con chiarezza e trasparenza, senza nascondersi dietro asterischi e clausole, costruisce qualcosa che oggi fa la differenza. I consumatori confrontano, verificano, leggono lo storico dei prezzi prima di cliccare su "acquista". E in questo contesto, la fiducia pesa quanto il prezzo finale.
Il Black Friday 2025 mostra un consumatore che cambia. Confronta prezzi con l'AI, verifica lo storico degli sconti, distribuisce gli acquisti su settimane. Compra meno per impulso, di più per convenienza reale.
Rispettare l'Omnibus senza trucchi, offrire sconti veri su prodotti che interessano davvero, personalizzare l'esperienza invece di sparare promozioni a tutti. Per chi vende online, la fiducia si costruisce sui dettagli: prezzi chiari, assistenza presente, checkout veloce.
Bisogna anche considerare che il Black Friday è solo l'inizio. Subito dopo partono le vendite natalizie, con picchi di traffico e ordini che mettono sotto pressione tutta l'infrastruttura. Servono sistemi che reggano il carico, logistica organizzata, team preparati. Chi non ha struttura, competenze e organizzazione adeguate rischia di perdere vendite proprio nel momento più importante dell'anno.
Il consumatore sa cosa vuole e quanto dovrebbe pagarlo. Chi vende deve decidere se competere solo sul prezzo o costruire qualcosa che tenga il cliente anche dopo il 28 novembre, e che resista a pieno regime fino a gennaio.
Fonti: pwc corriere della sera food affairs