Multicanalità digitale: come affrontare la complessità del vendere online

Beauty & Pharma in Italia ed Europa: crescita online fino al +10% e forte adozione del D2C
Il 2025 si conferma un anno chiave per i settori Beauty e Pharma, proprio come indicano le ultime analisi di mercato.
Basta guardarsi intorno: pubblicità di cosmetici e prodotti nutraceutici sono ovunque, e nuovi punti vendita specializzati continuano a comparire. Questa forte presenza non è casuale, ma segnala un cambiamento profondo del mercato.
La vera rivoluzione sta nei confini che si dissolvono. Negozi fisici, eCommerce proprietari e marketplace non sono più mondi separati: oggi formano un ecosistema integrato che moltiplica le opportunità di visibilità e conversione.
La multicanalità online e l’evoluzione del retail fisico, infatti, vanno di pari passo: i clienti cercano esperienze di acquisto rapide, semplici e personalizzate, e i brand rispondono combinando strategie digitali su marketplace e D2C con negozi fisici che diventano spazi di esperienza e relazione.
Così, ogni interazione – sia online sia in negozio – contribuisce a creare valore e a rafforzare il legame con il cliente.
Entro fine anno, in Italia, il mercato e-commerce B2C dei prodotti è previsto in crescita del 6%, superando i 62 miliardi di euro con Food&Grocery e il Beauty&Pharma, entrambi con un incremento del 7%, grazie all’integrazione omnicanale e all’utilizzo di innovazione.
Alcuni dati da sottolineare:
Beauty: solo nel 2024, il settore ha registrato un incremento del 10,8%, superando 1,2 miliardi di euro di fatturato.
Profumeria: aumento del 10,2%, con consumi vicini ai 2,8 miliardi di euro.
Farmacia: valore stimato di 2,1 miliardi di euro, con una crescita del 6%.
Particolarmente significativo il comparto Pharma online, che nel 2025 dovrebbe raggiungere 450,7 milioni di dollari con un'impennata del 35% rispetto all'anno precedente.
I brand stanno scoprendo i vantaggi del vendere direttamente ai clienti, saltando intermediari e distributori.
Il modello D2C permette di avere il controllo totale: dalla storia del brand fino alla gestione del customer care. E i risultati si vedono.
Guardiamo i numeri:
Beauty in Europa: quasi la metà delle vendite (43%) sarà online entro il 2025, e gran parte arriverà da marchi che vendono direttamente o che si sono convertiti al digitale
Pharma in Italia: già oggi il 28,8% del mercato sanitario online passa per canali diretti, e la crescita è prevista del 30% all'anno fino al 2029
Come stanno cambiando le cose? Le farmacie online non si limitano più a vendere: offrono consegne immediate, ritiri in negozio prenotati online, consulenze personalizzate.
I brand investono in tecnologie che seguono il cliente passo dopo passo: guide certificate, chat con esperti, assistenza tramite chatbot e programmi fedeltà su misura.
C'è però un equilibrio delicato da mantenere. I grandi marketplace come Amazon danno visibilità enorme ai brand D2C, ma vendere lì significa anche accettare di condividere lo spazio con la concorrenza e spesso ridurre i margini. La vera abilità sta nel saper sfruttare questi canali senza perdere quello che rende unico il proprio brand.
Oggi i clienti non ragionano più per canali separati. Vedono un prodotto su Instagram, lo cercano su Google, vanno a provarlo in negozio, lo comprano dall'app e magari lo ritirano in farmacia. Per loro è tutto un unico percorso, e le aziende devono adeguarsi.
Cosa significa in pratica? L’ eCommerce deve "parlare" con i negozi fisici, l'app deve sapere cosa ha comprato il cliente online, il personale in store deve avere accesso alla sua cronologia acquisti. Tutto deve funzionare insieme, senza intoppi.
Molte aziende si stanno rendendo conto che gestire tutto internamente è complicato. Per questo si affidano sempre più a partner specializzati in outsourcing che sanno coordinare:
Magazzini
Spedizioni e resi
Customer service
Sistemi informativi
Compliance fiscale
È un investimento che ripaga: meglio affidare le operations a chi la sa fare bene e concentrarsi sul proprio core business.
Nel 2025 vincerà chi saprà usare i dati in tempo reale. Non basta più essere presenti ovunque: bisogna capire cosa vuole il cliente prima che lo chieda, coordinare le azioni tra marketplace, negozi e canali diretti.
L'obiettivo non è vendere di più, ma creare valore in ogni interazione. E sui marketplace beauty, dove tutti vendono gli stessi prodotti, sarà proprio questo a fare la differenza.