T-Data a Ecommerce HUB 2025

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Lead the change: guidare il cambiamento nel digital commerce

Digital Partner dell'11ª edizione a Salerno

T-Data a Ecommerce HUB 2025

<h3>La nostra partecipazione a Ecommerce HUB 2025</h3>Quest'anno T-Data ha partecipato per la prima volta come Digital Partner a Ecommerce HUB, l'evento di riferimento per i professionisti del commercio digitale in Italia.L'11ª edizione si è svolta il 2 ottobre 2025 a Salerno a pochi massi dal mare, confermandosi come un appuntamento imperdibile per brand, retailer, fornitori di tecnologia e operatori della logistica. Un'intera giornata dedicata a ispirazione, formazione e networking per chi vuole essere protagonista nel digital commerce.<hr><h3>Lead the change: il tema dell'edizione 2025</h3>Il filo conduttore di quest'anno è stato "Lead the change", un invito a non subire passivamente le trasformazioni del mercato digitale, ma a farsi protagonisti attivi del cambiamento.In un mercato che evolve a velocità impressionante, tra intelligenza artificiale, omnicanalità, sostenibilità e consumatori sempre più esigenti, non basta più adattarsi. Bisogna anticipare, guidare, trasformare.Ed è proprio questo lo spirito che ha animato ogni momento dell'evento: dalla platea ai workshop, dai talk alle conversazioni negli spazi di networking, si respirava la volontà di non subire il cambiamento, ma di esserne protagonisti.<img src="https://d2mci1vigyc8gh.cloudfront.net/Ecommerce_HUB_2025_7ffe2d69d3.jpg" alt="Aula_magna_EcommerceHUB_2025"><h3>La visione di T-Data: trasformare la complessità in opportunità</h3>Abbiamo chiesto al nostro CEO, Emilio Sezzi, cosa significhi davvero per T-Data guidare il cambiamento e quale strada dovrebbero intraprendere le aziende per restare competitive.La sua risposta sintetizza perfettamente l'approccio con cui affianchiamo i nostri clienti:«Per noi lead the change significa non subire l'evoluzione dell'e-Commerce, ma guidarla. Il mercato digitale cambia con una velocità impressionante: nuove tecnologie, nuovi modelli di consumo, nuove piattaforme. Le aziende che vogliono restare protagoniste non possono limitarsi a rincorrere le tendenze, devono anticiparle. In T-Data interpretiamo questo concetto in tre direzioni principali:<ul><li>Innovazione tecnologica: investiamo in soluzioni digitali, automazione e business intelligence per rendere i processi sempre più efficienti e scalabili.</li><li>Esperienza cliente: aiutiamo i brand a costruire un percorso di acquisto fluido, dalla conferma del carrello alla consegna, fino al post-vendita.</li><li>Flessibilità e velocità: accompagniamo le aziende nell'adattarsi rapidamente a mercati e canali diversi, dal sito proprietario ai marketplace internazionali.</li></ul>Guidare il cambiamento significa, in sostanza, trasformare la complessità in opportunità e mettere le aziende nelle condizioni di crescere, senza paura di affrontare le sfide del futuro.»<hr><h3>Una prima partecipazione ricca di spunti</h3>Per noi di T-Data, Ecommerce HUB 2025 è stata l'occasione giusta per confrontarci con i protagonisti del settore e portare sul tavolo la nostra esperienza concreta in logistica e-Commerce e servizi a valore aggiunto. Dialoghi, scambi, spunti: ogni conversazione ha confermato che le sfide dei brand sono anche le nostre.La partecipazione ha evidenziato quanto sia strategico investire su tre fronti:<ul><li>Innovazione tecnologica</li><li>Sviluppo di competenze specialistiche</li><li>Alleanze commerciali strutturate</li></ul>Elementi che consideriamo essenziali per supportare concretamente la crescita digitale dei nostri clienti.

Digital Partner dell'11ª edizione a Salerno

Dati, trend e vantaggi di Google Lens: il ruolo dei brand nell’essere presenti al momento giusto

Google Lens: vedere è acquistare

Google Lens e lo shopping visuale

Google Lens: vedere è acquistare

<h3>Dal feed alla vendita: come funziona Google Lens</h3>Lo shopping digitale evolve continuamente: si compra ciò che si vede.Basta un’immagine interessante, una foto scattata per caso, un oggetto che attira l’occhio, e l’ispirazione può trasformarsi subito in acquisto.In questo scenario, Google Lens diventa uno strumento fondamentale dello shopping visuale, aiutando a trasformare qualsiasi immagine in una porta verso il mondo digitale.<ul><li>Riconosce il prodotto: abbigliamento, accessori, arredamento e molto altro.</li><li>Mostra disponibilità e prezzi: link diretti a e-Commerce, recensioni e alternative simili.</li><li>Collega offline e online: identifica prodotti visti in negozio o in strada, per portarli subito online.</li><li>Guida l’acquisto: suggerisce informazioni dettagliate e consigli, aiutando a decidere rapidamente.</li></ul>In poche parole, Google Lens rende lo shopping più immediato e naturale: non serve cercare, basta guardare.Per brand e retailer, questo significa intercettare il cliente nel momento stesso in cui nasce l’ispirazione, trasformando un semplice “mi piace” in un’opportunità concreta di vendita.<img src="https://d2mci1vigyc8gh.cloudfront.net/T_Data_visual_shopping_617c5d6b02.jpg" alt="Persona che inquadra un paio di scarpe rosse con lo smartphone usando la fotocamera."><h3>Google Lens: dati e trend globali e italiani</h3>Google Lens sta entrando sempre più nelle abitudini di chi acquista online e offline.I numeri lo confermano e delineano un trend destinato a crescere. Nel mondo:<ul><li>20 miliardi di ricerche visive al mese, più di 10 milioni al giorno</li><li>Un quarto di queste ricerche ha un obiettivo d’acquisto, dimostrando che la curiosità spesso diventa decisione immediata</li><li>Crescita del 35% rispetto all'anno precedente per le ricerche legate alla scoperta di oggetti e informazioni dalle immagini</li><li>Circa 4 miliardi di query mensili collegate direttamente allo shopping, pari al 20% del totale globale</li></ul>Anche concentrandoci sull’Italia, il fenomeno cresce con ritmo simile: ci sono oltre 53 milioni di utenti connessi e i social visuali come Instagram raggiungono più della metà della popolazione online.In particolare, i consumatori italiani mostrano una naturale predisposizione a combinare esperienze fisiche e digitali, passando rapidamente dall’ispirazione visiva all’acquisto concreto. Un segnale chiaro che multicanalità e immediatezza continuano a guidare l’esperienza d’acquisto.<hr><h3>Impatto di Google Lens sul commercio online</h3>Oltre ad essere uno strumento comodo per gli utenti, Google Lens è un valido alleato anche per i brand che vendono sia online che in negozio. Ecco in che modo:<ul><li>Velocità nella conversione: quando l’utente scatta una foto e trova subito il prodotto online, il brand riduce il rischio di perdere interesse e trasforma curiosità in acquisto immediato</li><li>Decisioni più informate e profilate: grazie alla possibilità di confrontare prezzi, recensioni e disponibilità in tempo reale, il brand intercetta clienti già qualificati e con un intento d’acquisto chiaro</li><li>Esperienza omnicanale rafforzata: integrando Lens, i retailer collegano fisico e digitale, mostrando in negozio alternative, promozioni e informazioni sul prodotto, aumentando la soddisfazione e la probabilità di conversione</li></ul>In sostanza, Google Lens crea un vero win-win: i consumatori godono di uno shopping rapido, chiaro e intuitivo, mentre i brand trasformano l’interesse visivo in opportunità concrete, aumentando conversioni, fidelizzazione e comprensione dei comportamenti d’acquisto.<img src="https://d2mci1vigyc8gh.cloudfront.net/T_Data_visual_shopping_2_ce844c4490.jpg" alt="Persona che tiene lo smartphone pronto a riprendere prodotti esposti per fare visual shopping."><h3>T-Data e Google Lens: vendere al momento giusto</h3>Ogni giorno milioni di persone scattano una foto con Google Lens per capire dove comprare un prodotto che hanno appena visto. È un attimo: l’attenzione è alta, la voglia di acquistare pure.Ma se in quel momento il brand non rende disponibili informazioni chiare su prezzo, disponibilità e canali d’acquisto, quell’occasione sfuma e il cliente passa oltre.Curare i dati di prodotto e coordinare i touchpoint tra i diversi canali significa essere presenti proprio quando serve. È lì che T-Data affianca i brand, con soluzioni scalabili che puntano a portarli sul canale giusto al momento giusto, trasformando un gesto semplice come una foto in una reale opportunità di vendita e relazione con il cliente.<a target="_blank" rel="" href="https://www.economyup.it/">[Fonte]</a>

Google Lens e lo shopping visuale

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Beauty&Pharma tra multicanalità, D2C e outsourcing

Beauty & Pharma in Italia ed Europa: crescita online fino al +10% e forte adozione del D2C

Quando i confini tra negozio fisico, marketplace e vendita diretta scompaiono

Beauty&amp;Pharma tra multicanalità, D2C e outsourcing

<h3>Settori Beauty e Pharma: la multicanalità guida l’evoluzione</h3>Il 2025 si conferma un anno chiave per i settori Beauty e Pharma, proprio come indicano le ultime analisi di mercato.Basta guardarsi intorno: pubblicità di cosmetici e prodotti nutraceutici sono ovunque, e nuovi punti vendita specializzati continuano a comparire. Questa forte presenza non è casuale, ma segnala un cambiamento profondo del mercato.La vera rivoluzione sta nei confini che si dissolvono. Negozi fisici, eCommerce proprietari e marketplace non sono più mondi separati: oggi formano un ecosistema integrato che moltiplica le opportunità di visibilità e conversione.La multicanalità online e l’evoluzione del retail fisico, infatti, vanno di pari passo: i clienti cercano esperienze di acquisto rapide, semplici e personalizzate, e i brand rispondono combinando strategie digitali su marketplace e D2C con negozi fisici che diventano spazi di esperienza e relazione.Così, ogni interazione – sia online sia in negozio – contribuisce a creare valore e a rafforzare il legame con il cliente.<img src="https://d2mci1vigyc8gh.cloudfront.net/T_Data_settori_beauty_pharma_7949979b88.webp" alt="Packaging beauty rosa disposti ordinatamente su un piano, comprendenti creme di varie dimensioni, un pennello per trucco, ciprie, fondotinta e stick per labbra."><h3>I dati del Beauty&amp;Pharma online</h3>Entro fine anno, in Italia, il mercato e-commerce B2C dei prodotti è previsto in crescita del 6%, superando i 62 miliardi di euro con Food&amp;Grocery e il Beauty&amp;Pharma, entrambi con un incremento del 7%, grazie all’integrazione omnicanale e all’utilizzo di innovazione.Alcuni dati da sottolineare:<ul><li>Beauty: solo nel 2024, il settore ha registrato un incremento del 10,8%, superando 1,2 miliardi di euro di fatturato.</li><li>Profumeria: aumento del 10,2%, con consumi vicini ai 2,8 miliardi di euro.</li><li>Farmacia: valore stimato di 2,1 miliardi di euro, con una crescita del 6%.</li></ul>Particolarmente significativo il comparto Pharma online, che nel 2025 dovrebbe raggiungere 450,7 milioni di dollari con un'impennata del 35% rispetto all'anno precedente.<hr><h3>Beauty e Pharma nell'era del Direct-to-Consumer</h3>I brand stanno scoprendo i vantaggi del vendere direttamente ai clienti, saltando intermediari e distributori.Il modello D2C permette di avere il controllo totale: dalla storia del brand fino alla gestione del customer care. E i risultati si vedono.Guardiamo i numeri:<ul><li>Beauty in Europa: quasi la metà delle vendite (43%) sarà online entro il 2025, e gran parte arriverà da marchi che vendono direttamente o che si sono convertiti al digitale</li><li>Pharma in Italia: già oggi il 28,8% del mercato sanitario online passa per canali diretti, e la crescita è prevista del 30% all'anno fino al 2029</li></ul>Come stanno cambiando le cose? Le farmacie online non si limitano più a vendere: offrono consegne immediate, ritiri in negozio prenotati online, consulenze personalizzate.I brand investono in tecnologie che seguono il cliente passo dopo passo: guide certificate, chat con esperti, assistenza tramite chatbot e programmi fedeltà su misura.C'è però un equilibrio delicato da mantenere. I grandi marketplace come Amazon danno visibilità enorme ai brand D2C, ma vendere lì significa anche accettare di condividere lo spazio con la concorrenza e spesso ridurre i margini. La vera abilità sta nel saper sfruttare questi canali senza perdere quello che rende unico il proprio brand.<img src="https://d2mci1vigyc8gh.cloudfront.net/T_Data_shopping_farmaceutica_09002ef934.webp" alt="Sporta di carta con prodotti farmaceutici: saturimetro, flacone di gocce oculari, bottiglino in vetro, blister di pastiglie e barattolo per compresse."><h3>Gestire l'omnicanalità nei settori Beauty e Pharma: il ruolo dell'outsourcing</h3>Oggi i clienti non ragionano più per canali separati. Vedono un prodotto su Instagram, lo cercano su Google, vanno a provarlo in negozio, lo comprano dall'app e magari lo ritirano in farmacia. Per loro è tutto un unico percorso, e le aziende devono adeguarsi.Cosa significa in pratica? L’ eCommerce deve "parlare" con i negozi fisici, l'app deve sapere cosa ha comprato il cliente online, il personale in store deve avere accesso alla sua cronologia acquisti. Tutto deve funzionare insieme, senza intoppi.Molte aziende si stanno rendendo conto che gestire tutto internamente è complicato. Per questo si affidano sempre più a partner specializzati in outsourcing che sanno coordinare:<ul><li>Magazzini</li><li>Spedizioni e resi</li><li>Customer service</li><li>Sistemi informativi</li><li>Compliance fiscale</li></ul>È un investimento che ripaga: meglio affidare le operations a chi la sa fare bene e concentrarsi sul proprio core business.Nel 2025 vincerà chi saprà usare i dati in tempo reale. Non basta più essere presenti ovunque: bisogna capire cosa vuole il cliente prima che lo chieda, coordinare le azioni tra marketplace, negozi e canali diretti.L'obiettivo non è vendere di più, ma creare valore in ogni interazione. E sui marketplace beauty, dove tutti vendono gli stessi prodotti, sarà proprio questo a fare la differenza.<a target="_blank" rel="" href="https://www.ecommerceguru.it/">[Fonte]</a>